ovvero
50 sfumature di... noia
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La situazione più erotica del film: la locandina. |
Qualche mese fa ho guardato ed analizzato il film “
Avengers Grimm”, uno dei “capolavori” rilasciati nel 2015 dallo studio cinematografica “The Asylum”, noto praticamente solo per la produzione di mockbusters. Nella speranza che i medesimi autori avessero donato all’umanità altre perle da guardare ed analizzare nello stesso periodo, sono andato alla specifica ricerca di “Bound”, mockbuster del ben più noto “50 sfumature di grigio”, rilasciato all’inizio del 2015 solamente pochi mesi prima di “Avengers Grimm”; e mai errore fu più grande. “Bound” è un film di basso livello, come è più che scontato, se non doveroso, attendersi dal lavoro di “The Asylum”. Insomma, quando una persona guarda un film prodotto da questi signori lo fa solamente per due motivi: per errore o perché alla specifica ricerca di spazzatura certificata da anni di esperienza nel settore. Esiste tuttavia un grande problema: questo film non è altro che un film di basso livello. Questo film non lascia nulla allo spettatore. Questo film è il nulla. Il livello qualitativo di “Bound” non è difatti né abbastanza alto da essere anche solo preso in seria considerazione dalla critica cinematografica né abbastanza basso da essere considerato un film trash da ricordare. Si trova bensì nell’odiosa via di mezzo che rappresenta l’oblio. Il nulla cinematografico. Non possiede quasi nessuna scena o battuta degna di essere ricordata negli annali del putridume cinematografico, se esistessero, ed è più che noioso a tratti. Sì, un film volutamente brutto che fa il verso di un film erotico è noioso. Difficile da immaginare, lo so. Eppure guardare per credere. “Bound” è infatti solamente un film da guardare e... semplicemente dimenticare.
Sebbene ci sia poco da dire su questa pellicola, andiamo ad analizzare “Bound”.