ovvero
Servono i soldoni per fare i gioconi?
Aiuto! Non riesco a smettere di giocarci! |
Siamo ormai abituati a vedere ogni anno sugli scaffali dei negozi il solito videogioco tripla A che ci guarda con sguardo demoniaco e, come il caro serpentello che millenni or sono fregò Eva e l’umanità intera, ci parla e ci dice: “Anche se sono praticamente uguale al mio omonimo uscito l’anno scorso, mi devi comprare, bel fustone! Adesso! Devi solo donare un rene e poi sarò tuo! Ti farò passare momenti indimenticabili!” E come ogni anno facciamo la figura dell’Eva di turno e ci facciamo fregare dalla copertina del gioco, leggermente diversa da quella dell’omonimo titolo dell’anno precedente, portandoci così a casa una cicatrice sul fianco ed un prodotto che ci tiene compagnia per una settimana, ci diverte per tre giorni e ci sorprende per tre secondi, nel caricamento tra la schermata iniziale ed il menù principale. Decisamente un rene ben speso!